ALLALINHORN (4027 ) - Massiccio del Mischabel (CH)

0 commenti

Emozioni purissime e molto intense alle alte quote: anche se questo è il quinto 4000. Per iniziare l'avventura di alpinismo, questa vetta insieme al Breithorn, è molto consigliata, ma sempre con l'ausilio di una persona esperta, sul ghiacciaio non si scherza.


Dalla vetta la vista è incredibilmente aperta e vasta, dalla Svizzera all'Italia con decine di cime per la maggior parte oltre i 4.000 metri. A completare il Massiccio omonimo, Strahlhorn, Rimpfischhorn, Alphubel; molto vicini Dom, Taschhorn, Lenzspitze... più lontani Cervino, Dent Blanche, Weisshorn... e il Monte Rosa con Gnifetti, Zumstein, Dufour, Nordend, Lyskamm, Castore, Polluce, Roccia Nera, Breithorn...


Peccato che sabato il tempo non ci ha aiutato. Tempo molto nuvoloso.


Grazie a: Alberto, Marco ed ai nuovi amici di MONTAGNA E NATURA.



Posta un commento

Marguareis (2651 m) - Valle Tanaro (IT)

0 commenti

Con i suoi 2651 m. è la montagna più alta delle Alpi Liguri e una delle maggiori aree carsiche d'alta quota dell'arco alpino.
I due versanti hanno caratteristiche diverse. Quello settentrionale, che si affaccia sulla Valle Pesio, è costituito da una falesia rocciosa, ricca di canaloni innevati fino a stagione inoltrata e cenge detritiche; più dolce quello meridionale, la cui natura carsica ha determinato la presenza di una morfologia caratterizzata da campi solcati, doline, pozzi e inghiottitoi.


Lasciata la macchina al divieto (parcheggio) si attraversa il Piano Marchisio lungo la sterrata e a q. 1654 si lascia la pista per seguire il sentierino che s'inoltra nel valloncello Ciappa. A q. 1871 il sentierino s'innesta sul tronco (GTA) che proviene dal rifugio Mondovì (Havis de Giorgio), quindi supera la ripida testata rocciosa del valloncello raggiungendo la Porta Biecai (1998 m). Si passa nei pressi del lago Biecai (frequentemente in secca) e, abbandonando il sentiero gta che sale alla Porta Sestrera, si segue il tronco che verso sinistra raggiunge il lago Rataira (2171 m). Il sentiero (ancora innevato) si porta quindi sull'ampia sella del colle del Pas (2342 m) dominante a meridione la carsica conca di Piaggia Bella e la Capanna Saracco-Volante. Si scende sul versante opposto innevato, (facendo attenzione a non scivolare sul piccolo muro formatosi dalla neve sul versante Val Tanaro) sino a q. 2270 dove sulla destra si intravedono tracce di un sentiero (in estate tacche rosse evidenti) che sale in direzione del canale che scende dal colle Palù. Lasciamo la traccia per colle e percorriamo un lungo tratto con saliscendi a mezzacosta attraverso diverse conche carsiche, a tratti con scorci molto panoramici sui sottostanti Vallone di Carnino e Vallone dei Maestri ( attenzione: lasciare subito la deviazione a sinistra per il Passo delle Mastrelle) fino quando inizia a scendere deciso verso il rifugio Barbera. Qui  lo si abbandona per deviare a destra per traccia, prati e pietrame, (segnavia rossi e ometti indicatori). Da qui riusciamo già a scorgere la Cima sud del Marguareis, che ci guida nella salita, fino al Colle della Gaina, (problemi in caso di nebbia). Si sale seguendo il sentiero, ora meglio tracciato, fino a pervenire al Colle di Gaina m. 2360 c., tra la cima omonima a sinistra e la Cima Sud del Marguareis a destra. Qui incontriamo il sentiero che sale da Colle dei Signori.
Saliamo  sul “sentiero” di sinistra per la cresta del Marguareis fino in vetta. Procediamo lenti, comunque pian pianino procediamo ed infine raggiungiamo la croce di vetta.




COMMENTI: la descrizione non è precisa causa escursione effettuata con tratti coperti da neve.
Gita impegnativa non per difficoltà tecniche ma per il lungo percorso effettuato.
Portare grandi quantità di acqua perché non vi sono luoghi per l’approvigionamento (Rifugio Mondovì - Havis de Giorgio ad inizio e fine percorso se il rifugio è aperto).




Posta un commento