Punta Fourà ( 3411 m) - Valle dell'Orco-Valsavaranche - (IT)

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Dal termine della strada transitabile del Nivolet (sbarra), si scendiamo nel piano omonimo lungo il sentiero che porta Pont Valsavaranche, lasciandolo appena passato il costone discende da Punta Violetta. Puntiamo verso est. Risaliamo i piani e i valloncelli bagnati dai rii di Ferauda, seguendo tracce di sentiero e ometti ambigui. A questo punto i terreno si fa sempre più morenico, sino ad uscire sul colle di Ferauda 3026 m, situato tra la nostra Punta e la Punta Violetta. Proseguiamo in direzione dell'evidente Colle di Punta Fourà, scendendo nella conca dell'ex-ghiacciaio, e risalendo su terriccio e grosse pietre instabili l'ultimo pendio che porta al colle. Da qui si seguiamo una traccia abbastanza marcata e segnata da numerosi ometti che risale la cresta nord-ovest.

Dal colle alla punta c’erano alcune chiazze di neve che mi ha un po’ scoraggiato a causa del ghiaccio presente sulle roccette prima della cresta finale. Bellissima gita e bel panorama dal colle sia sul versante del Rifugio Vittorio Emanuele sia verso la Basei e Tau Blanc.

Grazie ad Alberto per la bella giornata trascorsa.


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MILANOMONTAGNALIBRI 2010 - Il salotto letterario del CAI

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Come ogni autunno la Commisione Culturale in sinergia con la Biblioteca della Montagna Luigi Gabbana del CAI Milano e con la collaborazione dei Soci milanesi e lombardi del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, dà vita agli incontri di Milano Montagna Libri, manifestazione giunta quest’anno alla sua ottava edizione.
Un vero e proprio salotto letterario, luogo d’incontroe di scambio di idee fra autori, lettori ed editori, affacciato su uno dei più bei luoghi di Milano: l’Ottagono della Gallaeria VIttorio Emanuele.
Gli incontri sono pubblici con ingresso libero. Seguirà un aperitivo con l’autore.
La manifestazione si terrà dal 21 settembre al 30 ottobre 2010.
Clicca qui per vedere tutti gli appuntamenti di MilanoMontagnaLibri 2010.
Per maggiori informazioni:
Milano Montagna Libri

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IL MIO K2: MAGNIFICO, POTENTE, PERICOLOSO Intervista a Gerlinde Kaltenbrunner

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Campo Tures (BZ), 9 settembre 2010 – Ad incontrarla di persona è una figura così delicata che non la diresti una donna adatta ad affrontare gli 8.000 himalayani, quelle montagne affascinanti e mostruose che hanno messo a dura prova tanti uomini duri e tenaci…
Eppure Gerlinde Kaltenbrunner – nata nel 1970 – ad oggi ha salito ben 13 dei 14 ottomila. Le manca ancora il K2, forse il più difficile, la montagna che in questi giorni è in testa alle cronache per la vicenda di Christian Stangl, ma che agli inizi di agosto lo è stata purtroppo per l’ultima spedizione di Gerlinde, durante la quale ha perso la vita l’alpinista svedese Fredrik Ericsson che con lei stava tentando l’attacco alla cima.
Dopo quello del 2007, e i due del 2009, era il suo quarto tentativo di conquistare questa cima: con lei abbiamo parlato del suo rapporto con questa montagna, della vicenda di Stangl, ma anche dell’attenzione che riserva alle problematiche economiche e sociali del Pakistan…



Intervista di Andrea Bianchi, nell’ambito dele BergWochen di Hans Kammerlander.

tratto da: Mountain Blog in Alpinismo,Spedizioni — 12 settembre, 2010 

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346 ISCRITTI AL TOR DES GEANTS IL TRAIL RUNNING PIU’ LUNGO DEL MONDO

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Mancano ormai pochi giorni alla partenza della prima edizione del Tor des Géants, la competizione di Trail Running più lunga e dura al mondo sulle Alte Vie della Valle d’Aosta. Saranno 346 i concorrenti che si presenteranno al via domenica 12 settembre a Courmayeur (ore 12.00) in rappresentanza di 17 nazioni.
Le iscrizioni raccolte dagli organizzatori hanno pienamente soddisfatto il Governo Regionale e in particolare gli Assessorati dello Sport, Turismo e Agricoltura che hanno fortemente voluto la manifestazione con gli importanti sponsor che hanno creduto in questa nuova sfida. Il tetto massimo era stabilito in 500, anche per ragioni di sicurezza e per il lungo percorso da presidiare, il più arduo proposto fino ad oggi nelle competizioni di Trail Running.
Il gruppo più numeroso è quello degli italiani: 168 iscritti dei quali 12 donne. Fra esse anche le due atlete che nel settembre 2009 testarono l’intero percorso simulando la competizione e giungendo onorevolmente al termine entro il tempo massimo stabilito di 150 ore. Fra la numerosa rappresentativa italiana troviamo l’atleta più giovane, Marco Forabosco da Moggio Udinese, che con i suoi 21 anni sarà la matricola insieme alla giapponese Yuki Kobayashi (23), atleta della squadra nazionale dello sci fondo. Fra i “senatori” Vittorio Girono (72) da Rubiana (Torino) e Valter Rossetti da Biella (70) sono la prova che anche gli ultrasettantenni possono, se adeguatamente allenati e dotati di esperienza alla disciplina, partecipare onorevolmente senza timori reverenziali verso atleti più giovani. Entrambi contano di terminare in tempo utile (150 ore e chiusura della classifica alle 16 di sabato 18 settembre) e di affrontarla con l’entusiasmo di chi partecipa ad una grande “prima”. I valdostani in gara saranno 32. La seconda rappresentanza più numerosa è quella francese con 81 iscritti. Significativi anche gli iscritti di Spagna (22), Belgio (21), Svizzera (12), Stati Uniti (9), Canada (8), Germania (6), Giappone (5). Di questo ultimo gruppo fanno parte 4 atlete della nazionale giapponese di sci fondo che affineranno la preparazione atletica per la prossima stagione agonistica sulle Alte Vie, aiutate dalla loro presenza in regione per gli allenamenti agli ordini del loro tecnico Fabio Ghisafi. Fra esse l’atleta più illustre è Ishida Masako, già vincitrice della Marcia Granparadiso 2009 e Millegrobbe 2010, classificata sempre entro le prime cinque posizioni ai Giochi Olimpici di Vancouver, ai Campinati del Mondo di Liberec (CZ) e nella Coppa del Mondo di Trondheim (NOR) nella 30 km tecnica classica.
Sarà interessante verificare quanto tempo impiegherà il primo atleta a completare il percorso che, in caso di maltempo, i tempi potrebbero lievitare. Per verificare sul campo la fattibilità dell’impresa è stata organizzata lo scorso anno negli stessi giorni l’edizione “zero” coinvolgendo 4 esperti amatori (2 donne e 2 uomini) che hanno percorso sempre insieme l’intero tracciato riproducendo anche le soste per il riposo e l’alimentazione come qualsiasi atleta troverà in gara. La deprivazione da sonno è risultata forse il maggiore ostacolo alla prestazione per i suoi effetti sulle capacità atletiche e sulla motivazione. I tester hanno dormito una media di poco più di tre ore per notte per sei giorni. Il resto delle ore erano impiegate nella percorrenza del tracciato con una media di oltre quattordici ore di attività, con la rimanenza del tempo speso nei test scientifici, nei pasti, nella preparazione dello zaino e delle attrezzature.
Uno dei soggetti è stato lo psicologo Pietro Trabucchi, consulente delle Squadre Nazionali di Ultramaratona e docente alla Facoltà di Scienze Motorie di Verona, ma soprattutto grande appassionato di Trail Running, che oltre ad essere testato è stato anche uno degli elaboratori del test. Nonostante il cattivo tempo (pioggia e neve in altura) il limite orario delle 150 ore è stato rispettato. Per gli atleti di alto livello i tempi e le modalità saranno assai diversi. Si può prevedere che alcuni di essi riusciranno a concluderla in poco più di 3 giorni (oltre le 70 ore) se il tempo sarà ottimale, sacrificando completamente le ore di sonno, probabilmente nessuna o brevissimi riposi per un massimo di 1 o 2 ore in totale. Il test dell’edizione zero elaborato dall’Università di Verona e dal Centro Interuniversitario di Bioingengneria e Scienze Motorie di Rovereto è a disposizione di chi avesse necessità di consultazione.
Informazioni per il pubblico: 0165-846835 - www.tordesgeants.it

tratto da:Mountain Blog in Trail&Sky Running — 5 settembre, 2010 @ 7:40 am

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6° Concorso nazionale “FOTOGRAFARE IL PARCO”

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 In uno scatto le emozioni della natura dei parchi nazionali di Gran Paradiso, Abruzzo e Stelvio!
Un’opportunità in più per tutti coloro che visitano in questi giorni il Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Nazionale Gran Paradiso è partecipare al concorso nazionale “Fotografare il Parco“, promosso per la prima volta insieme dalle tre aree protette, con il patrocinio di Federparchi e Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Ogni autore potrà concorrere alle categorie previste dal regolamento (Paesaggi del Parco, Fauna selvatica del Parco, Macro del Parco – Il mondo del piccolo, Digiscoping del Parco) presentando un massimo di quattro fotografie, a colori o in bianco e nero.
I primi tre vincitori si aggiudicheranno un assegno di 1.000 euro, binocoli Swarovski e una macchina fotografica digitale reflex Nikon; inoltre sono previsti altri premi tra cui attrezzature fotografiche e da montagna e soggiorni nelle tre aree protette.
Enzo Massa Micon, guardaparco e fotografo naturalista, nonché membro della giuria spiega: “Saper cogliere l’attimo è una caratteristica essenziale della fotografia, e in questo concorso sarà possibile per i partecipanti esprimere le emozioni provate nei parchi e farle vivere agli altri attraverso i propri scatti“.
L’iscrizione al concorso dovrà avvenire tramite la compilazione della scheda di partecipazione, disponibile assieme al regolamento integrale sul sito www.fotografareilparco.it.
Dovrà essere spedita o consegnata a mano, insieme al cd contenente le fotografie in formato digitale, all’indirizzo:
Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio
Via De Simoni 42
23032 Bormio (SO)
La partecipazione al concorso è gratuita e la scadenza per l’invio è il 30 novembre 2010.
La premiazione è prevista per la primavera del 2011.
Per maggiori informazioni:
www.fotografareilparco.it
pngp@fotografareilparco.it
011-8606211

tratto da: Mountain Blog in Territorio — 30 agosto, 2010 @ 3:01 pm


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CONCORSO FOTOGRAFICO GIULIO OTTOLINI – Edizione 2010

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Anche quest’anno le Commissioni Escursionismo e Tutela Ambiente Montano del CAI di Bergamo organizzano il concorso fotografico dedicato al ricordo del caro amico Giulio Ottolini, accompagnatore di escursionismo e alpinismo giovanile.
Lo scopo del concorso è raccogliere le più belle immagini per ricordare a tutti quanto può essere appagante frequentare la montagna in tutti i suoi aspetti ed espressioni.
 
Categorie
Le opere dovranno rappresentare la montagna relativamente alle categorie sotto elencate:
1) Ambienti montani
2) Flora e fauna
3) Acqua, ghiaccio, neve, nuvole
4) Escursioni sociali
A seguito del progetto “CAI-UNICEF”, che ha come obiettivo l’infondere nei giovani il valore dell’impegno, della fatica e della gioia attraverso le attività vissute in montagna, è prevista la categoria
5) Aiutiamo i giovani a scalare il futuro,
riservata alle fotografie che ritraggano genitori e/o educatori con bambini e ragazzi durante escursioni in montagna.
Inoltre, a grande richiesta dei partecipanti degli anni precedenti, è stata istituita la categoria speciale
6) riservata alle foto in bianco e nero relative ai temi precedentemente indicati.
Come fare per partecipare
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i soci delle Sezioni e delle Sottosezioni del CAI e a tutti gli appassionati della montagna.
Ogni autore dovrà presentare al massimo tre opere e ogni opera dovrà riportare sul retro: la categoria, il titolo, il nome dell’autore.
Le opere dovranno avere formato 20 x 30 cm.
Entro il 23 novembre 2010, le opere e la presente scheda di partecipazione dovranno pervenire al seguente indirizzo:
CAI di Bergamo, Palamonti
via Pizzo della Presolana
Si prega di indicare che il materiale inviato fa riferimento al Concorso fotografico “Giulio Ottolini“.
Le opere verranno esaminate da un’apposita Commissione e i nominativi dei premiati verranno comunicati entro il mese di dicembre.
I vincitori potranno inviare all’indirizzo di posta elettronica tam@caibergamo.it il file delle opere premiate ai fini della formazione di un archivio storico del concorso stesso e per la pubblicazione delle foto sul sito del CAI.
Ogni autore è personalmente responsabile di quanto forma oggetto delle sue fotografie.
Le opere inviate potranno essere ritirate presso il Palamonti ogni mercoledì di febbraio dalle ore 18 alle ore 19 (saletta Pizzo Camino) oppure resteranno a disposizione del CAI di Bergamo per raccolte, pubblicazioni e comunque per fini istituzionali del CAI stesso.
Il termine per la presentazione delle fotografie è il 23 novembre 2010.
E’ previsto un Premio speciale riservato ai partecipanti ai Corsi di Fotografia di Montagna 2010 organizzati dal CAI di Bergamo.
Presso il Palamonti verrà allestita, nel mese di gennaio 2011, una mostra di tutte le opere pervenute.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, prevista per il 15 gennaio 2011 alle ore 16.00, si terrà anche la premiazione delle fotografie in concorso.

tratto da: Mountain Blog in Cult — 23 agosto, 2010 @ 3:27 pm


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