Salire allo Zerbion è un percorso davvero splendido che permette di raggiungere una postazione panoramica unica dove lo sguardo può spaziare su Gran Paradiso, monte Bianco, Cervino, monte Rosa, la valle di Ayas e la vallata principale della valle d'Aosta.
Con le racchette ai piedi siamo volati verso quella punta con la Madonna come cappello attraverso un bosco gelido e con strappi dolci, mai ripidi, sempre assecondanti il ritmico battito cardiaco. Una gita decisamente facile e molto godibile dal punto di vista paesaggistico.
Cielo terso, freddo alla partenza (-12° circa), ma temperature decisamente più gradevoli al sole.
Il punto di partenza è Promiod, un piccolo paesino raggiungibile da Antey-St Andrè a 1492 metri di quota. Dalla piazzetta si risale nel prato innevato e si raggiunge la strada interpoderale, la si segue per un centinaio di metri per poi imboccare sulla sinistra una ripida mulattiera che raggiunge nuovamente la strada interpoderale.
Prima di arrivare alla malga Arpine (metri 1842) si presenta un bivio: si prosegue verso destra ignorando la deviazione verso sinistra che raggiunge lo Zerbion ma attraverso il col Portola.
Il percorso prosegue sulla stessa traccia anche oltre malga Arpine. Appena superata la malga Franquin Damon si seguono i segni bianchi e rossi ben visibili sui tronchi degli alberi e ci si addentra nel bosco: ora si cammina su un sentiero (innevato) che rapidamente porta oltre il limite del bosco, sui prati d'alta quota della cresta del monte Zerbion.
E' il primo momento panoramico: dovrebbe spuntare il Cervino, la vista verso sud e verso ovest si apre senza soluzione di continuità.
Continuando a camminare seguendo le visibili tracce (alcune rocce segnate in giallo) si percorre la cresta colmando il residuo dislivello.
Noi oggi ci siamo fermati all'antecima (2473 m), dove vi è un crocefisso che scruta e protegge il fondovalle, un po’ perché era la prima gita con le ciaspe un po’ per il forte vento i arrivo sulla cresta. Comunque, come prima gita, sono sempre 1000 metri di dislivello.
Alcune note informative.
La cresta: risulta tecnicamente impegnativo l'ultimo tratto, quando si fa stretta e deve essere affrontata con attenzione e prudenza, valutando la consistenza della neve e considerando anche l'utilizzo di ramponi.
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