Tresenta (3609 m)/Colle di Moncorvè (3294 m) - Valle Savaranche - (IT)

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Eccoci qua all'alba ... ops volevo dire al tramonto di venerdì 28.05.2010 pronti per una nuova avventura in Montagna. Il nostro obbiettivo questa volta e' la Tresenta ( 3607 m) bella piramide rocciosa/nevosa sita in quel della Valsavarenche nel cuore del Parco del Gran Paradiso.  E così alle 20 circa di una serata non proprio limpidissima ma comunque piacevole ci incamminiamo verso il Rifugio Vittorio Emanuele (2732 m) dove passeremo la notte prima del tentativo alla nostra cima. Raggiungiamo la nostra prima meta alle 21.30 circa, quando la notte, comunque rischiarata dalla luna piena, comincia a fare capolino.  Un superminestrone per recuperare i liquidi perduti durante la salita e poi una sana ronfata prima della levataccia.

Sveglia alle 4.15, vestizione ( corda-piccozza-ramponi-imbrago), colazione energetica, uno sguardo al tempo (ahimè un mare di nuvole sopra le cime) e ... via partiti! Calziamo le ciaspe (si perché qui c'e' ancora molta, molta neve) appena fuori dal rifugio e subito ci rendiamo conto che il rigelo notturno e' stato quasi nullo. Tutto sommato però si procede bene, seguiamo le tracce prime di ciaspolatori e poi di sci alpinisti e rapidamente giungiamo sotto al roccione che divide il versante Nord Ovest dal versante Ovest della Tresenta. Un ripido pendio nevoso si prospetta davanti a noi e calzati i ramponi ne cominciamo la salita, la neve tiene bene e insomma le condizioni della montagna sarebbero quelle ideali sennonché' la nebbia avanza sempre più e dopo averci regalato qualche momento di azzurro nel quale si e' intravista la becca di Moncorvè, piombiamo nel bianco più assoluto.  Aspettiamo, ma la situazione non migliora e, per evitare una discesa nel white out e con la temperatura in rialzo con conseguente rischio di sprofondare ad ogni passo, decidiamo di cambiare meta, procediamo in diagonale sotto il pendio della Tresenta e in 10 minuti circa siamo al colle di Moncorvè ( 3300 m circa) sella nevosa che divide il Ciarforon con la sua splendida parete nord dalla Tresenta appunto.
Neanche una breve sosta, visto  che vediamo a mala pena le nostre tracce e passo dopo passo siamo alla fine del ghiacciaio e con esso alla fine delle difficoltà.  Ci sediamo su un masso per mangiare un pezzo di cioccolata e bere qualcosa e... la beffa il cielo pian pianino si apre sempre più fino diventare quasi completamente azzurro e a regalarci così la visione di tutte le splendide montagne attorno a noi, il Ciarforon, la Tresenta, la Becca di Monciair e la Becca di Moncorvè con il ghiacciaio del Gran Paradiso. Cosa dire ... a volte la montagna è così un po' beffarda, e come una donna bellissima e un po' altezzosa che decide di concedersi solo quando e con chi lo decide lei. Noi comunque siamo già soddisfatti così abbiamo passato di nuovo una bella giornata tra i monti e sulla Tresenta chissà magari l'anno prossimo faremo colpo. Un grazie a Fabio per la bella gita e ciao a tutti.


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